Sanremo 2025, il Caso Vannacci: Polemiche e Dure Risposte dalla Sinistra

Il Festival di Sanremo 2025 è appena iniziato e già l'evento musicale più atteso dell'anno è al centro di una bufera polemica. Protagonista di questa nuova ondata di discussioni è il generale Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, la cui presenza a Sanremo ha sollevato un acceso dibattito politico e sociale. L'annunciata partecipazione del politico alla terza serata della kermesse musicale ha infatti scatenato un'incessante reazione da parte della sinistra, che non ha mancato di accusare l'evento di strumentalizzare la risonanza mediatica del festival per veicolare un messaggio divisivo.
Vannacci, noto per le sue posizioni controverse e per il libro Il Mondo al Contrario, ha annunciato di essere stato invitato dall'associazione culturale Sanremo incontra, che lo ha chiamato per presentare i suoi libri e discutere di tematiche sociali e attuali presso il Casinò di Sanremo. Come ospite di questa rassegna culturale, Vannacci parteciperà anche alla terza serata del Festival come semplice spettatore.
La Polemica e la Risposta di Vannacci
Nonostante si tratti di un invito privato, l'eco della sua partecipazione ha suscitato aspre critiche. Il Partito Democratico ha parlato apertamente di una "provocazione" da parte del generale, ritenendo che la sua presenza in un evento tanto seguito possa servire ad amplificare il suo messaggio politico e le sue posizioni controverse. A rispondere a queste critiche è stato lo stesso Vannacci, che non si è fatto intimorire dalle polemiche: "Non voglio fare esibizionismo, né spettacolo, andrò solo a godermi la manifestazione", ha dichiarato ai microfoni di Un giorno da pecora, chiarendo che il suo abbigliamento sarà sobrio e che la sua partecipazione non avrà alcuna valenza politica.
In una successiva intervista a Il Tempo, Vannacci ha criticato apertamente le reazioni della sinistra, definendole una riprova della sua teoria che "la sinistra ha nel dna il gusto di vietare, censurare, oscurare, proibire" tutto ciò che non si allinea con i propri dogmi. Per Vannacci, il suo pensiero rappresenta una visione alternativa che risulta "scomoda" per molti, ma che, a suo avviso, trova consensi tra coloro che si oppongono alla "pseudocultura imposta" dalla politica progressista.
Marcello Ciannamea e la Posizione della Rai
La situazione è ulteriormente complicata dal coinvolgimento della Rai, che ha dovuto precisare la propria posizione riguardo alla presenza di Vannacci alla manifestazione. Durante la conferenza stampa di presentazione della prima serata del Festival, Marcello Ciannamea, direttore del prime time Rai, ha chiarito che "Il generale Vannacci all'Ariston? Non è un biglietto omaggio, non lo abbiamo invitato noi", sottolineando che la sua partecipazione non ha nulla a che fare con l'organizzazione del servizio pubblico.
L'ufficializzazione della presenza di Vannacci a Sanremo ha sollevato anche altre polemiche legate alla politica, con l'attacco da parte della sinistra che ha accusato la Rai di favorire la visibilità di personaggi controversi. In particolare, molti hanno paragonato l'intervento del generale a quello di altri personaggi che, negli ultimi anni, hanno sfruttato la platea sanremese per questioni politiche.
Il Caso Carlo Conti
Non sono mancate anche frecciatine personali. In un momento dell'intervista, Vannacci ha commentato le dichiarazioni di Carlo Conti, conduttore del Festival, che ha recentemente dichiarato di essere antifascista. "Se per Conti è un atto liberatorio e lo rende più sereno, lo faccia pure", ha detto Vannacci con tono sarcastico, aggiungendo che "non accetto patenti morali da nessuno, figuriamoci dalla sinistra".