Il titolo di “Corredentrice” attribuito alla Madonna: significato, origine e dibattito teologico

Il titolo di "Corredentrice" attribuito alla Vergine Maria ha suscitato nel corso dei secoli un acceso dibattito teologico. Esso intende esprimere la cooperazione unica di Maria all'opera redentrice di Cristo, ma la sua formulazione ha sollevato interrogativi dottrinali circa la corretta comprensione della mediazione salvifica. Recentemente, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha chiarito, nel documento Mater Populi Fidelis (2025), che tale titolo è teologicamente inappropriato e rischia di confondere la fede dei fedeli¹.
Origine e significato del termine "Corredentrice"
Il termine Corredentrice (dal latino Co-Redemptrix) non implica una parità ontologica tra Maria e Cristo, ma intende sottolineare la sua partecipazione subordinata, unica e dipendente all'opera della redenzione. Tale partecipazione si manifesta in tre momenti fondamentali:
nell'accettazione libera della maternità divina, quando Maria cooperò al piano salvifico accettando di diventare Madre del Redentore (Lc 1,38);
nella presenza attiva sotto la Croce, dove soffrì con Cristo durante la Passione, condividendo il dolore della Croce (Gv 19,25-27);
e nell'intercessione continua per l'umanità, secondo la tradizione cattolica, che la riconosce come Mediatrice di tutte le grazie².
Il termine Corredentrice, utilizzato anche nella forma latina Co-Redemptrix, si riferisce dunque alla partecipazione della Vergine Maria alla redenzione operata da Cristo. Pur non implicando una parità con il Redentore, ne evidenzia il ruolo singolare. Tale espressione ha trovato spazio in ambito teologico e devozionale, ma non è mai stata definita dogmaticamente dalla Chiesa.
Sviluppo storico e teologico del titolo
Il concetto di corredenzione mariana ha radici medievali, con autori come Bernardo di Chiaravalle e Alberto Magno. Tuttavia, è tra il XVI e il XX secolo che il titolo si diffonde maggiormente, sia nella teologia scolastica sia nella pietà popolare. Teologi come San Luigi Maria Grignion de Montfort e San Massimiliano Kolbe hanno sostenuto l'idea di una cooperazione attiva di Maria alla salvezza, pur sempre subordinata a quella di Cristo³.
Il titolo ha trovato spazio anche in alcune apparizioni mariane, come quella di Amsterdam, dove la Vergine è invocata come "Signora di tutti i popoli, Corredentrice, Mediatrice e Avvocata"⁴.
Il magistero della Chiesa e la posizione attuale
Nel documento Mater Populi Fidelis, pubblicato il 4 novembre 2025 e firmato dal cardinale Víctor Manuel Fernández, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha dichiarato che il titolo di Corredentrice è "inappropriato e sconveniente" dal punto di vista teologico. Esso rischia di oscurare l'unicità della mediazione salvifica di Cristo e di generare confusione tra i fedeli. La Chiesa propone invece il titolo di "Madre del popolo fedele", che esprime la funzione ecclesiale di Maria in modo più chiaro e conforme alla dottrina cristocentrica⁵.
Papi e teologi favorevoli al titolo
Nonostante la posizione attuale, diversi papi hanno espresso apertura verso il titolo. Pio XI lo utilizzò in discorsi pubblici, definendo Maria "Corredentrice del genere umano⁶". Pio XII parlò della cooperazione di Maria alla redenzione, pur senza definirla dogmaticamente. Giovanni Paolo II menzionò il titolo in numerose occasioni, anche se non lo elevò mai a dogma. Benedetto XVI, pur riconoscendo il ruolo unico di Maria, preferì evitare il termine.
Teologi cattolici come Hans Urs von Balthasar e René Laurentin hanno discusso il concetto di corredenzione mariana, offrendo interpretazioni diverse e contribuendo al dibattito teologico⁷ con riflessioni profonde e articolate.
Il titolo di Corredentrice rimane un tema delicato nella mariologia contemporanea. Pur non essendo riconosciuto come dogma, ha stimolato riflessioni teologiche sulla cooperazione di Maria all'opera redentrice di Cristo. Il magistero attuale invita a usare espressioni che mantengano chiara la centralità di Cristo come unico Redentore, valorizzando Maria nel suo ruolo di Madre, discepola e interceditrice del popolo fedele. Questa posizione, però, ha suscitato perplessità in alcuni fedeli che, guardando alla tradizione della Chiesa, riconoscono nella Vergine una partecipazione più profonda al mistero della redenzione compiuta dal Figlio."
contributi
Congregazione per la Dottrina della Fede, Mater Populi Fidelis, 2025.
Giovanni Paolo II, Udienza generale, 9 aprile 1997.
L. M. Grignion de Montfort, Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, nn. 38–40.
Apparizione di Amsterdam, messaggi del 1951–1954.
Mater Populi Fidelis, nn. 12–14.
Discorso di Pio XI, 1933, in occasione del Giubileo della Redenzione.
H. U. von Balthasar, Maria – Chiesa nascente, Jaca Book, Milano, 1980.
