Documento sinodale 2025: la Chiesa cattolica italiana verso una svolta inclusiva e partecipativa, tra aperture e critiche

Il nuovo documento sinodale "Lievito di pace e di speranza" segna una svolta nella Chiesa italiana: apertura, corresponsabilità e inclusività sono i suoi punti di forza, ma non mancano critiche su ambiguità e timori di derive ideologiche.
Un documento atteso e discusso
Dopo quattro anni di ascolto, confronto e discernimento, il Cammino sinodale della Chiesa italiana ha prodotto il documento finale intitolato "Lievito di pace e di speranza". Approvato il 25 ottobre 2025 con 781 voti favorevoli su 809, il testo rappresenta una sintesi di 124 proposizioni che mirano a rinnovare la vita ecclesiale, promuovendo una Chiesa più partecipativa, inclusiva e missionaria.
Nel documento emerge la valorizzazione della corresponsabilità ecclesiale, con un forte invito alla partecipazione attiva dei laici e delle donne nei processi decisionali. La sinodalità viene intesa come stile permanente, capace di superare il clericalismo e promuovere una Chiesa più comunitaria. Particolare attenzione è dedicata all'accoglienza delle persone LGBTQ+, con l'invito a superare ogni forma di discriminazione e a promuovere percorsi di accompagnamento pastorale. Il documento incoraggia inoltre l'impegno della Chiesa in ambito sociale, sostenendo la partecipazione alle giornate civili contro la violenza e la discriminazione.
Critiche e perplessità
Non mancano però le critiche. Alcuni media hanno interpretato il documento come un'apertura ideologica ai Gay Pride e alle coppie omosessuali, generando confusione Inoltre, il timore di derive assembleariste e di un indebolimento del ruolo del magistero è stato espresso da alcuni vescovi, mentre la proposta sul diaconato femminile ha ricevuto meno consensi. Sul tema del diaconato femminile, il documento sinodale ha ricevuto 625 voti favorevoli e 188 contrari su un totale di 813 votanti, segno di una tensione all'interno del sinodo. Tra le mozioni che hanno suscitato la maggiore opposizione figurano quelle dedicate alla formazione affettiva e sessuale dei giovani, alle questioni di genere e al ruolo della donna nella comunità ecclesiale. Tra i testi più discussi, vi è quello che invita le Chiese locali — con il sostegno di una coordinazione nazionale — a costituire équipe interdiocesane incaricate di promuovere percorsi di formazione su relazioni, corporeità, affettività e sessualità, in collaborazione con la pastorale giovanile e familiare, con movimenti ecclesiali, associazioni e realtà civili.
In conclusione, "Lievito di pace e di speranza" è un testo ricco e complesso, che riflette il desiderio della Chiesa italiana di rinnovarsi senza perdere la propria identità. I suoi contenuti rimandano a una Chiesa inclusiva, missionaria e partecipativa, ma le critiche evidenziano la necessità di chiarezza e prudenza nell'attuazione. Il vero banco di prova sarà la sua applicazione concreta nelle comunità locali.
Fonti: Lievito di pace e di speranza, Avvenire – Documento sinodale 2025, Vatican News – Cammino sinodale CEI, Intervista a Mons. Giovanni Paccosi, Il Regno – Analisi sul sinodo italiano
