Australia: multe fino a 32 milioni $ per le piattaforme social che permettono l'accesso ai minori

05.12.2024
Australia: legge storica per vietare i social ai minori di 16 anni
Australia: legge storica per vietare i social ai minori di 16 anni

L'Australia sta introducendo nuove misure severe per proteggere i minori dai pericoli online. Secondo una nuova legislazione, le piattaforme sociali che consentono l'accesso a minori di 18 anni senza adottare adeguate misure di sicurezza saranno soggette a sanzioni pecuniarie fino a 32 milioni di dollari australiani (circa 20 milioni di euro). Questa iniziativa fa parte di un crescente sforzo da parte del governo australiano per tutelare i più giovani dai rischi legati all'uso dei social media, inclusi abusi, adescamenti e contenuti dannosi.

La legge proposta è una risposta alle preoccupazioni riguardo all'esposizione dei minori ai contenuti inappropriati e pericolosi online. Secondo i dati, molti bambini e adolescenti accedono a piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok e Snapchat senza l'adeguato controllo o le protezioni necessarie. L'iniziativa si basa sulla premessa che le piattaforme social siano responsabili nel garantire che i minori non siano esposti a contenuti dannosi o pericolosi, come il cyberbullismo, l'istigazione all'autolesionismo o alla violenza, o la pornografia.

Le sanzioni e le nuove regole

Le multe saranno applicabili alle piattaforme che non implementano meccanismi efficaci per impedire l'accesso ai minori o che non proteggono adeguatamente i giovani utenti da contenuti pericolosi. Le piattaforme social dovranno fornire un sistema di verifica dell'età per garantire che solo gli utenti maggiorenni possano accedere a determinati contenuti o funzionalità. Inoltre, le aziende tecnologiche dovranno collaborare con le autorità australiane per identificare e rimuovere contenuti dannosi, monitorando continuamente l'attività degli utenti.

Le sanzioni, che possono arrivare fino a 32 milioni di dollari australiani, sono progettate per fungere da deterrente per le piattaforme che non rispettano le nuove normative. Le multe saranno proporzionali alla gravità della violazione e potrebbero essere applicate anche in caso di negligenza o mancato rispetto delle direttive.

L'approvazione e il sostegno pubblico

La legge è stata accolta positivamente da molte organizzazioni per la protezione dell'infanzia e dei diritti digitali. Questi gruppi hanno elogiato il governo australiano per aver preso una posizione ferma contro i pericoli online. L'Australia si è già distinta a livello internazionale per il suo impegno nella regolamentazione delle tecnologie digitali e nella protezione dei minori. La legge sui social media si inserisce in un più ampio pacchetto di politiche che mira a limitare l'impatto negativo delle nuove tecnologie sulla salute mentale dei giovani.

D'altro canto, alcune piattaforme social potrebbero opporsi alle nuove normative, argomentando che il controllo dell'età online non è sempre accurato e che le nuove regolazioni potrebbero essere troppo onerose da implementare, specialmente per le aziende più piccole. Nonostante le obiezioni, il governo australiano sembra determinato a procedere, sottolineando che la protezione dei minori è una priorità assoluta.

L'introduzione di queste severe sanzioni si inserisce in un trend globale di regolamentazione delle tecnologie digitali. Paesi come il Regno Unito, gli Stati Uniti e alcuni membri dell'Unione Europea stanno affrontando sfide simili, cercando di proteggere i più giovani da abusi e danni online. L'Australia, con la sua nuova legislazione, potrebbe diventare un punto di riferimento per altre nazioni che vogliono affrontare in modo deciso il problema della sicurezza online per i minori.

Le nuove misure si inseriscono in un più ampio sforzo per fare fronte alle preoccupazioni legate alla salute mentale dei giovani nell'era digitale, dove le piattaforme social sono ormai una parte integrante della vita quotidiana. L'Australia sta cercando di stabilire un equilibrio tra la libertà digitale e la necessità di proteggere le generazioni future.

Situazione negli altri paesi

Con l'Australia che diventa il primo Stato al mondo a introdurre un divieto governativo sull'uso dei social media per i minori di 16 anni, la questione della regolamentazione dell'accesso alle piattaforme social da parte dei più giovani è ormai al centro del dibattito politico internazionale. Se negli Stati Uniti, in città come New York e in stati come la Florida, sono già in corso restrizioni sull'uso dei social da parte dei minori, anche in Europa si stanno intensificando le iniziative legislative. In Spagna, ad esempio, il governo ha presentato a giugno un progetto di legge per vietare l'accesso ai social ai minori di 16 anni, mentre la Francia sta prendendo provvedimenti simili.

La Cina, da parte sua, ha già agito in modo deciso nel 2021, imponendo una rigorosa identificazione degli utenti tramite documento di identità. Inoltre, i minori di 14 anni sono soggetti a una limitazione drastica del tempo passato su Douyin, la versione cinese di TikTok, che non può superare i 40 minuti al giorno. Anche il tempo di gioco online è regolato severamente per bambini e adolescenti, con limiti precisi per evitare abusi.

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